Permesso di soggiorno per motivi sanitari: tutela del diritto alla salute dello straniero in Italia
Dicembre 18, 2025
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Il permesso di soggiorno per motivi sanitari rappresenta una delle forme di tutela più significative previste dal diritto italiano in materia di immigrazione. Esso consente al cittadino straniero non comunitario, che si trovi in condizioni di salute particolarmente gravi e non curabili adeguatamente nel Paese di origine, di rimanere legalmente sul territorio italiano per ricevere cure mediche necessarie e salvavita. Questa forma di permesso si fonda sull’articolo 36 del D.P.R. 394/1999, in attuazione del Testo Unico sull’Immigrazione (D.lgs. 286/1998), e si inserisce in un contesto giuridico che riconosce il diritto alla salute come diritto inviolabile dell’individuo, indipendentemente dalla cittadinanza.
Può essere richiesto da cittadini stranieri già presenti in Italia o, in casi eccezionali, anche da chi si trovi all’estero e necessiti di entrare in Italia per ricevere un trattamento sanitario specialistico non disponibile nel proprio Paese. Il titolo viene rilasciato per la durata del ciclo terapeutico e può essere rinnovato, qualora persista la necessità delle cure. È un permesso a carattere temporaneo e non consente, di norma, attività lavorative, ma garantisce pieno accesso al Servizio Sanitario Nazionale durante il periodo di validità.
Procedura, requisiti e tutela legale in caso di rigetto
La richiesta del permesso di soggiorno per cure mediche deve essere documentata da una certificazione sanitaria ufficiale, che attesti la gravità della patologia e l’indisponibilità di cure nel Paese d’origine. Deve essere inoltre dimostrata la disponibilità economica per sostenere il trattamento e l’eventuale soggiorno, anche tramite fideiussione o sponsor. La domanda va presentata alla Questura competente, che valuterà l’idoneità della documentazione e potrà, se necessario, richiedere approfondimenti o chiarimenti medici.
Nei casi in cui il permesso venga negato per motivi formali o sostanziali, è possibile proporre ricorso al Tribunale ordinario o al TAR, a seconda del tipo di provvedimento adottato. In tali situazioni, il ricorso diventa non solo uno strumento giuridico, ma un vero e proprio mezzo di tutela della vita e della dignità della persona, soprattutto quando si tratta di malattie croniche, oncologiche o condizioni che richiedono assistenza continuativa. Un supporto legale tempestivo e qualificato è essenziale per valutare la correttezza della procedura amministrativa e far valere il diritto alle cure in sede giudiziaria.
A Roma, lo studio legale dell’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, situato in via Giovanni Amendola 95, rappresenta da anni un punto di riferimento per cittadini stranieri che necessitano di tutela legale in situazioni complesse come quelle legate alla salute.
L’Avv. Pitorri ha affrontato numerosi casi di permesso per motivi sanitari, fornendo assistenza sia nella fase istruttoria che nel contenzioso, valorizzando sempre il profilo umano della persona assistita accanto agli strumenti normativi. La sua esperienza nel diritto dell’immigrazione e la conoscenza del sistema sanitario italiano rendono il suo studio tra i più qualificati per chi si trova a dover difendere il proprio diritto alla salute restando legalmente in Italia.
