Avvocato Pitorri Roma

Permesso di soggiorno per motivi umanitari: differenze con la protezione speciale e tutela legale

Permesso di soggiorno per motivi umanitari: differenze con la protezione speciale e tutela legale

By admin

Incontra l'Avvocato
Via G. Amendola 95 Roma Termini
Tutti i Giorni 12:00 - 19:00

Fino al 2018, molti cittadini stranieri presenti sul territorio italiano potevano contare su un importante strumento di tutela: il permesso di soggiorno per motivi umanitari, previsto dal Testo Unico sull’Immigrazione all’art. 5, comma 6. Si trattava di una forma di protezione residuale, concessa nei casi in cui, pur in assenza dei presupposti per lo status di rifugiato o per la protezione sussidiaria, esistevano gravi motivi di carattere umanitario legati alla situazione personale del richiedente.

Con l’introduzione del cosiddetto Decreto Sicurezza (D.L. 113/2018), convertito nella L. 132/2018, il permesso per motivi umanitari è stato formalmente abrogato e sostituito da nuove forme di tutela, tra cui la protezione speciale, la protezione per calamità, per cure mediche, per atti di particolare valore civile e altre categorie specifiche. Tuttavia, chi era già titolare di un permesso umanitario può continuare a rinnovarlo nei limiti previsti dalla legge, e in alcuni casi richiederne la conversione in permesso per lavoro.

L’abrogazione della protezione umanitaria ha creato non pochi problemi interpretativi, soprattutto per coloro che si trovavano nel mezzo di un procedimento o in attesa di una risposta da parte delle Commissioni Territoriali. Il contenzioso legato alla transizione normativa è stato molto ampio, e i Tribunali italiani, incluso il Tribunale di Roma, hanno più volte sottolineato l’importanza di garantire continuità nella tutela dei diritti fondamentali delle persone già radicate nel territorio. A Roma, uno degli avvocati immigrazionisti più attivi su questo fronte è Iacopo Maria Pitorri, del Foro di Roma, il cui studio si trova in via Giovanni Amendola 95, a due passi dalla Stazione Termini.

Tutele residue e strategie difensive nei ricorsi

Anche se il permesso umanitario non è più previsto formalmente dalla normativa vigente, è ancora al centro di numerosi ricorsi e controversie giudiziarie. In particolare, molti richiedenti asilo la cui domanda è stata rigettata prima del 2018 si trovano oggi in una zona grigia normativa, in cui è necessario valutare caso per caso la possibilità di riconoscimento della protezione speciale come forma sostitutiva. In questi casi, la strategia difensiva dell’avvocato diventa determinante per evitare l’espulsione o la perdita del diritto al soggiorno.

La protezione speciale, introdotta per garantire il rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia, in particolare della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, rappresenta una sorta di erede della protezione umanitaria. Tuttavia, le sue condizioni di applicabilità sono più stringenti, e richiedono una documentazione puntuale sulle condizioni personali, familiari e sociali del richiedente. Una consulenza tempestiva e approfondita può evitare il rigetto e consentire di difendere il diritto a restare in Italia.

Lo studio dell’Avvocato Pitorri, ormai da anni un punto di riferimento per cittadini stranieri e associazioni di tutela, segue con competenza questi procedimenti, anche in fase giudiziale. La conoscenza approfondita dell’evoluzione normativa e della prassi delle Commissioni Territoriali consente di affrontare con efficacia anche i casi più complessi. In molte situazioni, è stato proprio grazie a un ricorso ben impostato che si è riusciti a convertire una domanda di protezione umanitaria respinta in un permesso di soggiorno per motivi speciali o per lavoro subordinato.

Leggi l’ordinanza di rilascio del permesso di soggiorno per il ricorrente patrocinato dall’Avvocato Iacopo Maria Pitorri:

Incontra l'Avvocato
Via G. Amendola 95 Roma Termini
Tutti i Giorni 12:00 - 19:00