Integrazione dei migranti in Italia
Luglio 9, 2021
Politiche di integrazione sociale dei migranti in Italia: cos’è
Che cosa si intende per politiche di integrazione sociale dei migranti in Italia? A occuparsi di tale aspetto è il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’Italia, per il momento, sta cercando di fronteggiare gli sbarchi dei migranti, offrendo loro il possibile per evitare delle condizioni di disagio. Ma è abbastanza? Cosa significa integrazione, come avviene e che cosa sono effettivamente le politiche di integrazione sociale.
Cosa significa integrazione dei migranti
A tutti gli effetti, riprendendo quanto afferma il Consiglio Europeo sull’immigrazione, è un processo di “confronto e di scambio di valori, di standard di vita e modelli di comportamento tra popolazione immigrata e società ospitante”.
Nel momento in cui i migranti approdano in Italia, possono richiedere un visto e successivamente il permesso di soggiorno: i motivi per cui quest’ultimo viene concesso possono essere differenti. Per esempio, ricongiungimento familiare, lavoro, studio.
Come avviene l’integrazione dei migranti
L’integrazione dei migranti passa principalmente attraverso la loro presenza nella società. Nel momento in cui trovano un lavoro, studiano e hanno dei rapporti sociali, si stanno inserendo nel territorio. Pagano le tasse, svolgono lavori, hanno una casa, conoscono la lingua italiana.
Tale processo, tuttavia, a volte può essere ostacolato dalla politica stessa: l’immigrazione è un tema abbastanza caldo, ma dovremmo ricordarci che ognuno di noi è un essere umano che ha dei diritti fondamentali, come stabilito dalla Convenzione di Ginevra stessa.
L’inclusione dei migranti all’interno del territorio italiano dovrebbe in realtà avvenire nel modo più naturale possibile, favorendo il loro benessere e la prosperità della società stessa. Nonostante i responsabili dell’integrazione siano da rivedersi agli Stati Membri, in realtà, l’UE stessa suggerisce delle politiche di integrazione fondamentali, soprattutto finalizzate con il coordinamento delle politiche a livello europeo, lo scambio di conoscenze e di risorse destinate all’integrazione.
Che cosa sono le politiche di integrazione sociale
Qual è l’attuale piano di azione sull’integrazione previsto dal Ministero e dall’Europa? Offrire una mano ai rifugiati non significa fare il nostro “lavoro”: è un dovere. Attualmente, il piano di azione è stato strutturato su misura di coloro che arrivano in Italia, cercando di dare un’azione tempestiva per la loro integrazione, senza rimandare determinati aspetti fondamentali.
Sono molti i diritti a cui possono accedere i migranti: lavoro, sostegno, ma anche lo studio, l’istruzione e la formazione, che sono essenziali per garantire un futuro degno di questo nome. Sotto alcuni aspetti, l’Italia è leggermente indietro rispetto ad altri paesi UE: non abbiamo ancora lo Ius Soli, bensì lo Ius Sanguinis e ottenere la cittadinanza italiana non è semplice, ma richiede tempo, conoscenza e pazienza. Non è escluso che in futuro lo Ius Soli venga approvato: tuttavia, ci vorranno anni, probabilmente, prima che si ottenga tale successo.