Convenzione di Ginevra e status di rifugiato
Agosto 5, 2021
Che cos’è lo status di rifugiato?
Lo Status di Rifugiato, così come è stato previsto dalla Convenzione di Ginevra, ha una definizione ben precisa. Integrarsi in Italia da rifugiati non è facile, soprattutto perché sin dagli inizi si possono incontrare tante difficoltà, come in effetti vedersi riconosciuto tale status.
“Chi temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese: oppure che, non avendo una cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di siffatti avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il motivo di cui sopra.”
Avvocato Iacopo Maria Pitorri: alcune storie di successo nel mondo dell’immigrazione. Riceviamo e pubblichiamo alcune testimonianze offerte dal blog dell’Avvocato Pitorri di Roma – a detta di molti il miglior avvocato immigrazionista in Italia – già curatore del blog www.permessidisoggiorno.com.
La storia di Asad
“Avevo solo sei anni quando i miei genitori sono stati uccisi. Ricordo che da bambino l’unico modo per sopravvivere al giorno era chiudere gli occhi e sognare di essere altrove. Non conoscevo il resto del mondo, non avevo mai visto le sue meraviglie. Così sognavo semplicemente un campo vuoto, in solitudine, senza il rumore delle bombe di sottofondo. E sognavo di mangiare pane duro fino a scoppiare”.
Il dolore che proviamo nel leggere questa storia è indicibile. Ci arriva come un “pugno” nello stomaco. Perché noi, fin da quando siamo venuti al mondo, abbiamo avuto la possibilità di dormire in un letto caldo. Di conoscere l’affetto dei nostri genitori. Non abbiamo dovuto richiedere un permesso di soggiorno o la cittadinanza per rimanere nel nostro paese. Non ci sono piovute bombe in testa.
Il racconto di Amara
“Pensavo che sarebbe stato semplice integrarmi, ma in realtà è stato un incubo a occhi aperti. Nel mio paese di origine, ero abituata a temere per la mia vita. Sin da quando sono venuta al mondo, nessuno mi ha mai stretto la mano. Non ho conosciuto i miei genitori. Non so neanche il loro nome. Mia figlia però conosce il mio e quello di mio marito Luca. Essere rifugiati significa essere abituati a non sentirsi mai a casa. Ci ho messo anni per imparare l’italiano, gli usi e i costumi. Ho dimenticato i miei, però. Perché non ne ho mai avuti.”
L’integrazione dei rifugiati in Italia è spesso bloccata da scartoffie burocratiche, documenti introvabili, lunghissimi tempi di attesa. Nel frattempo, molti di loro riescono a integrarsi, altri chiedono ancora aiuto. Per fortuna, esistono delle figure che possono dare una mano per ricevere lo status di rifugiato, il permesso di soggiorno, come l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri. Nel corso della sua carriera, ha aiutato diversi rifugiati politici: ha messo a loro disposizione il sapere accumulato grazie all’esperienza e all’incredibile umanità.