Quanto dura lo status di rifugiato
Luglio 9, 2021
Status di rifugiato: cos’è
Lo Status di Rifugiato – o più in generale il diritto di asilo – è un diritto fondamentale che appartiene all’uomo e che è presente nella Costituzione Italiana. Nel momento in cui a una persona non viene concessa la libertà democratica nel suo paese di residenza, può valutare di richiedere asilo in Italia. È la legge a stabilire i requisiti, ma ancor di più, per capire chi è a tutti gli effetti un rifugiato, si fa riferimento alla definizione della Convenzione di Ginevra.
Definizione di Status di Rifugiato dalla Convenzione di Ginevra del 1951
“Chi temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese: oppure che, non avendo una cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di siffatti avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il motivo di cui sopra”.
Status di rifugiato: durata
Quanto dura lo Status di Rifugiato? La protezione internazionale può essere richiesta all’Ufficio di Polizia di Frontiera o all’Ufficio di Immigrazione della Questura. Quali documenti occorrono per la richiesta di asilo? Il modulo della richiesta, in cui saranno ovviamente presenti le motivazioni; la copia di un passaporto o documento: qualsiasi attestato che comprovi la reale paura o timore di persecuzione.
La domanda di protezione internazionale è valutata dalla Commissione Territoriale, che è presente in varie sedi in Italia. In genere, è il Decreto Legislativo n.142 del 18 agosto 2015 che ha provveduto a concedere un permesso di soggiorno provvisorio, dalla durata di 6 mesi, che poi potrà essere rinnovato e valutato dalla Commissione. In totale, può avere una durata di 5 anni.
Come ottenere la cittadinanza italiana da rifugiato
Per coloro che hanno richiesto asilo politico in Italia, è possibile snellire i tempi di ottenimento della cittadinanza italiana. I rifugiati (ma anche gli apolidi, ovvero coloro che non hanno cittadinanza in nessun paese) possono richiederla a patto che si rispettino determinati requisiti fondamentali.
Sono tre i criteri per cui si concede la cittadinanza italiana: aver risieduto nel paese per almeno cinque anni, il redito e la conoscenza comprovata della lingua italiana. Possono richiederla sia gli apolidi che i cittadini stranieri che hanno ottenuto lo Status di Rifugiato.
Per quanto riguarda la questione del reddito, non deve essere inferiore a 8,263,31 euro; per la lingua italiana, è necessario aver raggiunto una certificazione pari o superiore al livello B1 del QCER, il Quadro Comune Europeo di Riferimento. La domanda per la cittadinanza italiana può essere presentata in modo telematico al Ministero dell’Interno, nel Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione.